La contestualizzazione nel quotidiano dell’impresa fa comprendere come il marchio sia un bene immateriale che, se registrato, diventa un diritto di proprietà industriale, ovvero un diritto all’uso esclusivo del segno, e, al contempo, se opportunamente utilizzato nel mercato, diventa anche uno strumento strategico e di marketing per consentire di catalizzare l’attenzione e diventare motivo della decisione di acquisto, di fidelizzare la clientela, di comunicare, evocare un insieme di valori, emozioni, associazioni nel consumatore. La funzione del marchio e il suo ruolo nell’impresa e nel mercato è illustrata con un breve excursus storico sull’evoluzione del segno distintivo e in ambito normativo con l’individuazione ragionata dei principali riferimenti legislativi (Codice della Proprietà Industriale). La Classificazione Internazionale dei Prodotti e dei Servizi quale strumento per vincolare il marchio ai prodotti/servizi che va a contraddistinguere. La ricostruzione consente di delineare il marchio in tempi moderni, come aggregatore di due aspetti di diversa natura, tra loro correlati e che ne connotano il valore relativamente ai prodotti e ai servizi che ad esso si riferiscono: l’aspetto della tutela che deriva dalla registrazione e quello del valore economico che deriva dall’uso e dagli sforzi di pubblicità e diffusione.